Fare una “scelta di pancia” oggi non è più solo un modo di dire popolare per giustificare una scelta emotiva, ma anche un’autentica modalità di agire dell’organismo umano. Soprattutto alla luce delle più recenti scoperte scientifiche relative alla funzione svolta nell’uomo dal sistema nervoso viscerale presente nei “profondi recessi” (leggi intestino) del nostro corpo e della popolazione di microbi (microbioma) che li vive.
Sappiamo infatti che il sistema gastroenterico è dotato di un “cervello” con una capacità “emozionale” superiore a quella di altri organi (come il cuore). Questo sistema è l’unico organo che ha un sistema nervoso intrinseco autonomo, cioè in grado di mediare riflessi in completa assenza di input dell’encefalo e del midollo spinale. Il sistema nervoso enterico umano è probabilmente una parte che abbiamo conservato del nostro passato evolutivo perché rappresenta un centro di elaborazione e di gestione che ci consente di risolvere molti problemi spiacevoli senza grande impegno mentale. In questa prospettiva la visione encefalocentrica oggi dominante sembra destinata a lasciare il posto a una visione più integrata e policentrica inerente la vita nervosa e mentale dell’uomo.