PREMESSA AL CONGRESSO
L’uso dei farmaci di fronte agli eventi avversi della salute è un elemento comune a tutte le culture mediche. Il farmaco rappresenta anche uno degli indicatori più significativi del “sistema salute”, essendo in grado di esprimere concretamente le strategie politiche di un Paese nel rapporto tra l’attenzione ai bisogni sanitari e la risposta a questi bisogni. Il farmaco inoltre costituisce ovunque un elemento di primaria importanza sulla “scena terapeutica” tra i mezzi utilizzati per ottenere il superamento di uno stato di malattia.
L’aumento del consumo di farmaci è diventato esponenziale in questi ultimi decenni, ponendo innumerevoli problemi di ordine sanitario, sociale ed economico che hanno bisogno di soluzioni.
Data la complessità e l’interazione dei fattori in gioco, oggi la risposta alle domande suscitate da questi problemi può venire solo da un approccio interdisciplinare, in grado di spingere i ricercatori a superare i confini della loro disciplina d’origine per trovare uno spazio comune su cui confrontarsi.
Sempre più sovente l’impatto terapeutico di un farmaco, accanto all’azione puramente farmacologica, è fortemente influenzato da innumerevoli fattori extrasanitari: valenze antropologiche, risvolti psicologici, condizionamenti sociali, implicazioni culturali, dimensione religiosa, scelte politiche. In questa prospettiva il farmaco diventa un oggetto complesso dalle molteplici sfaccettature e un “prodotto” in costante evoluzione, plasmato in modo sempre più netto sia dai saperi scientifici e che dalle componenti extrascientifiche, entrambe in grado di modificarne la conoscenza e condizionarne in maniera sempre più decisa l’azione (vendita, assunzione, effetto).
Scopo di questo convegno, appositamente concepito in una dimensione interdisciplinare, è dibattere questi temi di grande attualità per consentire a tutti di avere un sguardo più disincantato sul prodotto farmaco: strumento al tempo stesso di salute, ma anche fonte di guadagno, stimolo per la ricerca e per la conoscenza, ma anche oggetto di manipolazione scientifica e mediatica, elemento di cura ma anche fattore di mediazione interculturale. Cogliere insomma del farmaco, accanto a una rilettura e un aggiornamento delle dimensioni scientifiche, anche quegli aspetti sino a ora poco noti o non adeguatamente considerati.
E’ una nuova prospettiva di ricerca che coinvolge farmacologi e antropologi, medici e sociologi, farmacisti ed epidemiologi, storici e filosofi, psicologi e biologi, economisti e giuristi, politici e bioeticisti. Essa nasce dalla constatazione che biologia, cultura, società, economia e politica interagiscono attivamente nel determinare l’azione curativa (o non curativa) di un farmaco.
Questa prospettiva rompe lo schema lineare del rapporto causa-effetto tra rimedio e risultato, sino a ora utilizzato per valutare l’efficacia di un trattamento terapeutico, a favore di una prospettiva circolare che evidenzia la necessità di indagare il dinamismo esistente tra rimedio e interazione individuo-ambiente, conoscenza-aspettativa, assunzione-risultato.
Nelle due precedenti edizioni del congresso, che si sono svolte a Montréal in Canada, l’analisi di questa articolata vita dei farmaci aveva affrontato in modo interdisciplinare problemi cruciali, come la concezione, la produzione e il consumo dei farmaci (nel 2005), la loro diversità e la loro complessità (nel 2007). Questo terzo congresso vuole analizzare, in modo particolare, le nuove prospettive aperte dalla trasformazione in atto del farmaco, appunto un “prodotto in evoluzione”.
La necessità di proseguire, anche al di fuori dei momenti congressuali, l’intenso lavoro di ricerca, di confronto e di scambio di idee che aveva proficuamente dato vita alle due precedenti assise e che ora consente di realizzare anche quest’ultimo convegno, ha portato alla costituzione dell'”Associazione internazionale e interdisciplinare sulla vita dei farmaci”, con lo scopo di raggruppare, in una stessa struttura, ricercatori di diverse discipline e di diversi Paesi che si occupano dei farmaci e dei prodotti sanitari.
L’Associazione ha preso vita ufficialmente nel febbraio di quest’anno e vedrà svolgersi in questi giorni la sua prima assemblea generale ufficiale.
Gli organizzatori sono felici di accogliere i professionisti e i ricercatori che partecipano a questo congresso. Milano, Monza e Montréal saranno idealmente, dal 21 al 24 settembre 2009, le capitali internazionali del farmaco: tre città unite da una comune tensione culturale derivante da un’attenta riflessione sul farmaco, un prodotto in trasformazione, analizzato da tutti i punti di vista, anche quelli meno consueti, in una serie di incontri destinati a lasciare un segno tangibile sulla scena culturale nazionale e internazionale.
Vittorio A. Sironi
Presidente del Congresso
Catherine Garnier
Presidente d’onore del Congresso
Vicepresidenti
Giancarlo Cesana
Professore di Igiene generale e applicata e Direttore del Centro di Studio e Ricerca sulla Sanità Pubblica, Università di Milano Bicocca, Italia
Francesco Clementi
Professore di Farmacologia, Università di Milano, Italia
Sjaak Van del Geest
Professore di Antropologia Medica, Università di Amsterdam, Olanda
Pavel Hamet
Professore di Genomica predittiva e Direttore del Servizio di Medicina genetica del Centro di Ricerca CHUM, Montréal, Canada
Vittorio Locatelli
Professore di Farmacologia, Università di Milano Bicocca, Italia
Giuseppe Mancia
Professore di Medicina interna, Università di Milano Bicocca, Italia