La neuroriabilitazione è l’insieme delle strategie utilizzate per migliorare e, se possibile, recuperare le funzioni neurologiche alterate in soggetti con disabilità causata da danni del sistema nervoso. Accanto alle tradizionali tecniche di stimolazione propriocettiva elaborate a partite dalla fine del XIX secolo, oggi le conoscenze relative alla plasticità neuronale, insieme alle possibilità diagnostiche offerte dal neuroimaging e alle potenzialità di riattivare i meccanismi di neurogenesi, aprono nuove frontiere in ambito clinico. Manipolazione corporea e neuromodulazione cerebrale vengono potenziate grazie alla riabilitazione robotica (attraverso l’uso di esoscheletri, protesi bioniche e organismi cibernetici) da un lato e integrate dalla riabilitazione virtuale (che sviluppa le potenzialità cognitive di recupero corporeo e mentale) dall’altro. Queste nuove modalità di riabilitazione neurologica danno origine però anche a insoliti nodi neuroetici che necessità di essere analizzati e, se possibile, sciolti.